Affamarsi di vuoto per sentire di esistere.
Nel 1995 durante una residenza d’artista nel nord della Germania, dall’incontro con ragazze e ragazzi ospedalizzati per disturbi alimentari e forme di aggressività difficili sono nati i lavori ‘Occhi sul tavolo’ e ‘Partita in tre tempi’. Tra il mio sguardo e il loro, solo il contatto silenzioso delle nostre mani: le mie guidavano le loro per trovare il giusto fuoco tra lente e macchina fotografica. Sguardi, insieme ad altri sguardi, quelli di artiste in residenza, hanno preso forma in ‘Partita in tre tempi’.